Storie di solidarietà tra operai per garantire a tutti l'accesso a diritti e servizi.
Le prime SOMS, ovvero le Società operaie di mutuo soccorso, nacquero in Italia nella seconda metà del 1800. Il loro scopo era proteggere gli operai e più in generale lavoratori con pochi diritti.
In un'epoca in cui non esisteva il sistema sanitario, la pensione, l'assicurazione sociale e lavorativa, furono gli operai ad organizzarsi.
Ogni lavoratore decideva di associarsi, versando una quota mensile nella cassa comune. Chiunque ne avesse avuto bisogno poteva poi utilizzare quel denaro condiviso. Grazie a quei soldi potevano curarsi in caso di incidente, potevano assicurare dei soldi alla famiglia in caso di morte o di invalidità.
Le Società di mutuo soccorso si basavano sui principi della solidarietà e dell'aiuto reciproco.
Oltre ai servizi essenziali queste società misero in piedi anche scuole serali di formazione tecnica, per garantire un'istruzione generale e anche specializzata.
Proprio grazie alle SOMS gli operai cominciarono ad organizzarsi, per chiedere maggiori diritti, migliori tutele.
Cesare Pozzo fu un macchinista ferroviario, guidava i treni. Nel 1877 a Milano fondò la Società di mutuo soccorso per i macchinisti come lui e ne divenne presidente. Grazie a questa associazione molti macchinisti si unirono e si organizzarono: "L'unione fa la forza!" dicevano.
Ancora oggi esistono Società di mutuo soccorso. Non sono più legate agli operai o ai macchinisti delle ferrovie, ma hanno lo stesso scopo: garantire a tutti l'accesso a servizi e diritti.
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