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Una lotta collettiva per la verità

Nonne e mamme di Plaza de Mayo.



La Plaza de Mayo è in Argentina, è la piazza antistante il palazzo del governo di Buenos Aires: la Casa Rosada.

Ancora oggi, dopo più di 40 anni dalla prima volta, le madri si riuniscono in piazza per chiedere verità sulla morte e la scomparsa dei loro figli e nipoti. Si tratta delle mamme dei giovani arrestati tra il 1976 e il 1983, quando nel paese sudamericano c’era la dittatura. Durante quel periodo moltissimi giovani vennero arrestati e tenuti prigionieri, illegalmente.

Queste donne hanno un simbolo: un fazzoletto bianco, annodato in testa. Camminano in cerchio, per mezz’ora, chiedendo che si scopra la verità sulla sorte dei loro figli.

Alle madri si affiancano le nonne di Plaza de Mayo che vogliono identificare e ritrovare i bambini rapiti alle loro famiglie, durante la dittatura. Si tratta dei neonati rubati e dati in adozione illegalmente a militari e alti gradi dell’esercito ma anche agli amici del regime. Alcuni di questi bambini, ormai adulti, hanno scoperto, dopo anni, chi fossero i loro veri genitori e le loro vere nonne.

Con le loro marce pacifiche queste donne sono riuscite ad ottenere alcune verità. I militari hanno ammesso alcune delle loro colpe e una commissione del parlamento argentino ha indagato sulla vicenda. La loro lotta si è spostata anche nelle scuole, per raccontare ai giovani quello che è accaduto.


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