Coronavirus: anche le bufale fanno male

In momenti di emergenza, come quello che stiamo vivendo, le notizie false proliferano e fermarle diventa più difficile. Come si fa a non cadere nella loro trappola? (Intanto potete partire dalla nostra sezione del blog "Gli Investigabufale")

Il minisero della salute ci viene in aiuto. Una sezione del suo sito "Covid-19 Attenti alle bufale" è dedicata proprio a smontare le false informazioni che si sono diffuse in questi mesi, cavalcando la paura e l'incertezza per un virus che ancora si conosce poco.

Il sito fa l'elenco delle fake news più diffuse del momento: da "tagliarsi la barba evita il contagio" a "fare i gargarismi con acqua e sale protegge dal virus". Dall'idea sbagliata che i bambini siano immuni al fatto che gli animali domestici possano passarci la malattia. Altrettanto falsa la notizia che le suole delle scarpe e i vestiti che indossiamo fuori casa portano l'infezione. Alcune di queste informazioni possono essere anche pericolose, per questo il ministero le analizza una per una, dando spiegazioni per ciascuna idea sbagliata.

I canali privilegiati per diffondere informazioni false sono i social network, perché la loro diffusione è rapida e la nostra lettura è superficiale. Leggendo le bufale individuate dal ministero scoprirete che ci sarete cascati almeno una volta, e se a voi non è successo perché avete seguito i nostri consigli, vi sarà capitato di riceverle dai vostri amici.

Tante fake news in Italia hanno viaggiato tramite gli audio di WhatsApp e i post di Facebook.

Il ministero della sanità non è l'unico ad aver pensato di conbattere le fake news con una corretta informazione. Molti organi di stampa si sono organizzati per monitorare tutti i giorni le notizie in circolazione sul Coronavirus. Abbiamo fatto una selezione tra quelle che ci sembrano più complete e utili:

OPEN ONLINE ha raccolto in una sezione del sito tutti gli articoli di fact checking, ovvero di verifica dei fatti, sul tema Coronavirus

FACTA è un progetto che si occupa di smascherare le bufale sul Coronavirus, anche quelle che arrivano su WhatsApp e Facebook.