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I probi pionieri di Rochdale

La storia della prima cooperativa di consumo al mondo.



Tutto cominciò nella città di Rochdale, in Inghilterra, nell'agosto del 1844. Il contesto è quello della prima industrializzazione: fabbriche brulicanti, pochi diritti e una paga molto misera.

La Società dei Probi Pionieri naque dagli operai tessili. L'obiettivo era permettere a loro e alle loro famiglie di accedere a cibo di qualità, senza essere costretti a fare la spesa negli spacci delle fabbriche.

I soci che aderirono all'iniziativa versarono una sterlina a testa, e con quelle 28 sterline (erano in 28) avviarono l'attività.

Lo scopo della cooperativa non era guadagnare sempre di più, ma permettere a tutti di avere prodotti buoni e convenienti. I commerciati del tempo, infatti, si erano messi d'accordo per tenere alti i prezzi e facevano di tutto per guadagnare! Pare, addirittura, che mescolassero la farina a polvere di roccia.

All'inizio la bottega vendeva solo: burro, zucchero, farina e candele.

Ovviamente i commercianti non videro di buon occhio la nascita di un concorrente e cercarono di mettere i bastoni tra le ruote, impedendo l'arrivo delle merci.

In poco tempo, dopo l'apertura, la comunità che sosteneva l'iniziativa dei Probi Pionieri si ampliò. Con il successo aumentarono anche le merci che potevano essere acquistate nel negozio della cooperativa come tè e tabacco.

Per tenere aperto organizzarono dei turni tra i soci volontari.

Dopo l'esperienza di Rochdale le cooperative di consumo si diffusero in tutta Europa e arrivarono anche in Italia.

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