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Welwitschia, 2000 anni e non sentirli

La pianta africana è così longeva che viene considerata un fossile vivente.


La pianta si trova nelle zone desertiche tra l'Angola e la Namibia, nell'Africa sud-occidentale. Un'area del mondo quasi disabitata; inospitale per tutti, ma non per lei.

Il suo nome completo è Welwitschia mirabilis. La prima parte deriva da colui che per primo l'ha scoperta, un botanico austriaco. L'aggettivo mirabilis, che accompagna il nome, si riferisce alla particolare forma delle foglie. Sembrano lunghi nastri verdi, larghi fino a mezzo metro, che si attorcigliano sul terreno. Ogni pianta possiede solo due foglie che continuano a crescere, lasciando inaridire le punte.

Sapete come riesce sopravvivere in un clima estremamente arido? Assorbe le nebbie del deserto. La pioggia, infatti, arriva molto raramente. Solo la nebbia, causata dalla forte escursione termica, permette alla Welwitschia di assorbire acqua.

Una pianta così particolare non può che avere nomi strani. Nelle lingue locali la chiamano: "cipolla del deserto" o "due foglie che non possono morire", ma anche "polpo del deserto". Le foglie, sferzate dal vento, si sfilacciano fino ad assumere una forma che ricorda quella di un polpo.

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